Mix di artisti alla decima edizione di INTANTO

Mix di artisti alla decima edizione di INTANTO

 3' di lettura 24/12/2019 - Fotografia, scultura e pittura al mercato coperto di Fermo

Sono dieci anni che Intanto, mostra collettiva degli artisti del fermano, dipinge il Mercato Coperto di arte di ogni tipo, contando ad oggi quasi seicento espositori.
"Assaggiate un bicchiere di mistrà" ci accoglie Bibi Iacopini con il suo perenne entusiasmo. È lui che insieme a Patrizia Di Ruscio porta avanti il progetto che occupa ogni spazio del mercato con opere d'arte di cento artisti. Facciamo un giro mentre una pianista ci accompagna in sottofondo suonando le musiche degli Imagine Dragons.
È una miscela di tutti i tipi di arte.
Ci sono le sculture in ferro di Sauro Tonucci, intrise di una seconda vita fatta di segni del passato.
C'è il reportage "Nel cuore di Belgrado" di Ennio Brilli che mostra la vita dei rifugiati turchi e pakistani nelle periferie fredde di Belgrado, in cui "la plastica bruciata è scambiata per un po' di calore".
Ci sono i meravigliosi acquerelli di Maria Grazia Botti di fianco agli agglomerati di Massimo Torquati.
Ogni piccolo spazio è intriso d'arte, ed anche nell'ex macelleria è ricavata una micro zona votata ai cuori infranti e feriti delle donne, con dedica a Mia Martini e un mezzo busto femminile a memoria di tutte le donne che soffrono.
Mentre "L'angolo della quotidianità" si concentra sulla vita di ogni giorno in pieno centro città esponendo fotografie di abitanti del fermano intenti nelle loro attività giornaliere, l'angolo dei viaggi di Mario Aliberti ci fa scoprire i costumi degli abitanti degli Stati Odisha e Chhattisgarh.
Non mancano fotografie paesaggistiche in bianco e nero, come quelle di Barbara Palombi che trasportano in un mondo naturalistico ordinato e perfetto, e foto d'epoca come quelle di Renato Santiloni, piene di persone e storia. Ci sono i dipinti-sculture di Roberto Rossi, i paesaggi-specchio di Marisa Cesanelli, le fotografie-racconto del duetto Rachele Ferranti-Silvia Cotechini, i meravigliosi cesti di fiori di Anca Manciuca.
Si va alla ricerca del perduto Yellow Submarine con lo Scontastorie Andrea Ponticiello che ricerca le fake news in ogni dove. Apprezzabile l'angolo di plastica, dedicato alla consapevolezza ambientale a cura di Nadia Nardi. Onirica l'interpretazione della favola di Pinocchio di Angela Sebastiani, in cui i personaggi del racconto diventano situazioni reali: Geppetto si trasforma in Amore, Mangiafuoco nella Società, il Gatto e la Volpe nella Tentazione e via dicendo.
Girando l'angolo ci si imbatte nell'inconfondibile Rossano Cipolletti, che per nostra fortuna è lì a spiegare le sue opere: "Stavolta non sono opere materiche, ma grafismi su carta da parati e incisioni primordiali", caratterizzate dall'immancabile ed uniforme bianco. È possibile visionare l'opera che il pittore Simone Beato portò alla prima edizione di Intanto, dal titolo "Sii bella e perduta", realizzata dipingendo su materiale da imballaggio. Concludiamo il giro osservando l'unica opera di Pierluigi Savini, considerato da Bibi Iacopini il pittore di Fermo più influente degli ultimi cinquant'anni.
Al momento Savini si dedica alle "Conversazioni sull'arte", ciclo di incontri che hanno luogo ogni sabato fino al 9 maggio presso l'Hotel Astoria, incentrati su capolavori d'arte storici e video d'autore. Ce ne andiamo acquistando il vino imbottigliato appositamente per l'iniziativa ed etichettato con il logo di Intanto, una Passerina ed un Rosso Piceno di Terra Fageto, e consapevoli di voler tornare per poter apprezzare meglio tutti gli artisti coinvolti. C'è tempo fino al 6 gennaio.

di Marina Mannucci
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